domenica 13 aprile 2008

Il "SOCIALE" come "MELTING POT"


La settimana trascorsa non era stata particolarmente entusiasmante
Di nuovo in balia nervosismi dovuti al fatto che, sebbene abbia preso la mia decisione,questa risulta difficile da attuare.

E’ un po’ come “scendere da un treno in corsa…”
Sai che è fare, perché la direzione presa è quella sbagliata e l'unica soluzione e saltare giù...
ma -in ogni caso- devi mettere in conto ruzzoloni,graffi e lividi

PECCATO che quando nella notte il tuo cellulare torna ad illuminarsi e provi ancora un certo piacere nel vedere quel nome sul display, ti rendi conto che da quel treno non sei ancora scesa!

Inutile dire che nel pomeriggio si è reso necessario un ulteriore,definitivo chiarimento.

Tolto il dente,a quel punto, l’obbiettivo restava quello di far trascorrere quel che rimaneva del w.e. nel modo più indolore possibile
Si preannunciava come il solito sabato sera biellese,trascorso nel solito locale, sorseggiando il solito caffè per poi decidere verso quale locale proseguire la serata…

eppure questa volta c’è stato un piacevole fuori programma.

Il solito tavolino del Sociale ad un cero punto ha cominciato a diventare sempre più stretto e le sedie sempre più scarse .
persone mai viste e mai conosciute prima che, per una serie di circostanze, si sono trovate dapprima a parlare e poi a scherzare e a ridere in modo sguaiato creando una situazione che, nell’ingessata realtà biellese, sarà stato giudicato un po’indecoroso dalle signore in pelliccia sedute al tavolo a fianco,

In effetti il nostro non è stato un atteggiamento tipicamente“biellese”

Ma il motivo stava proprio nel fatto che di biellesi “puro sangue”,in quel tavolo,ce n’erano ben pochi e “quei” pochi erano comunque atipici..

Così la serata è decollata e le solite cose, sono sembrate ,stranamente più divertenti e rilassanti.
Che strano pensare di ridere in quel modo quando proprio a pochi metri di distanza c’era il motivo delle mie tensioni settimanali … molto meno rilassato di noi e, per una volta, a sentire chi ha avuto modo di “spiarlo”,molto più interessato a capire il motivo di tanta allegria.
Ci vorrà un po’ di tempo ma passerà, ne sono sicura e serate come quella appena trascorsa, mi fanno capire che il mondo non ruota intorno a quello sgabello ;-)

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