
Irrequietezza,
Intolleranza verso gli altri ma, a dire il vero,soprattutto verso me stessa,
Costante nodo alla gola,
Scadenze vissute come sentenze inappellabili
Insofferenza verso le attenzioni che mi vengono rivolte…proprio in un momento in cui,sentirmi la gente addosso,mi crea solo un enorme disagio!
….
Perfetto direi che il quadro clinico è tracciato: Si tratta di ansia …ormai la considero congenita.
Troppo spesso cado nella sua rete…ormai la conosco bene
Il problema è che:più mi agito, più mi ingarbuglio
Più ne voglio uscire, più ci affondo.
Fortunatamente, ho le spalle larghe e anche se le cose vanno come vorrei, capisco che i veri problemi sono altri e questo non è altro che uno dei soliti momenti di sconforto.
Forse sono solo una “vittima” del sistema che -a trentanni- ci vorrebbe tutti fighissimi,
“affermati”, titolati pronti a raccogliere i frutti dei nostri studi.
E così, quando invece ti trovi ancora a sgomitare per accaparrarti il tuo piccolo spazio, i dubbi sul fatto di non essere una professionista rampante…forse ti vengono.
Mannaggia, anche quest’anno non finirò nella lista di “Forbe”..